La pittura fassana del 900
Esposizione dal 19 agosto 2016 al 25 agosto 2016
Il ‘900 è il secolo dei grandi cambiamenti in senso artistico e non solo. Già alla fine dell’ottocento si poteva comprendere come la pittura si fosse rinnovata e trasformata con l’impulso dell’evento impressionistico. Le esperienze francesei dell’impressionismo tarderanno ad approdare in queste valli, solo nel 900 l’arte trentina avrà la forza di nutrire il gesto e il segno veloce che influirà sui pittori e scultori delle valli. Un maestro come Francesco Rizzi trova la sua strada tra secessione viennese e tradizione fassana. Giuseppe Zulian diventa un grande interprete del paesaggio dal vivo, mostrando un processo artistico che anticipa addirittura quella corrente che si consacrerà nel movimento chiarista di Maurizio Persico, il quale traduceva nei suoi dipinti quella leggerezza armonica nel rapporto tra uomo e montagna. Si consolidano poi artisti come Giuseppe Soraperra, a cui è dedicato l’Istituto d’Arte a Vigo di Fassa, che saprà cogliere quelle luci a lui tanto care dell’enrosadira delle sue Dolomiti. Altro pittore dalla personalità spiccata è il maestro di Soraga di Fassa Luigi Pederiva che con il suo postimpressionismo fa capire quanto la gestualità costruttiva sia ancora partecipe alla fine di tutto il 900. Con questo evento si vuole rendere omaggio a chi nelle valli ladine è stato promotore della cultura e dell’arte.