Arte Forte | Aspettando il momento

Esposizione dal 21 giugno a 23 settembre 2018

Mariella Rossi

Il momento atteso è quello della fine di una delle guerre ricordata quest’anno dagli anniversari1 ma delle quali nel mondo non si conosce ancora pace, è sospeso nella lunga immutabilità delle posizioni al fronte, ma anche in una quotidianità fatta di piccoligesti che nella vita dei soldati assumevano particolare valore, è il momento eroico del conflitto che non ha mai dato un senso alle architetture belliche e alle giornate dei giovani sprecate al loro interno, visto che nella maggior parte dei casi queste costruzioni non hanno mai svolto la loro funzione. Sono queste le suggestioni che quest’anno offriamo agli artisti di Arte Forte, avendo deciso per questa nuova edizione di penetrare ancora più nella vita di chi ha abitato i nostri forti richiamando l’idea di tempo, dopo aver evocato nella prima edizione la Babele di dialetti e di linguaggi come simbolo delle interazioni e delle contraddizioni innescate dai conflitti2. Quello del passare del tempo è un quesito che ha da sempre impegnato artisti e anche filosofi e filosofie, in diversi ambiti dalla linguistica all’estetica passando per la filosofia esistenziale, dagli antichi greci a Heidegger fino a oggi, mettendo in evidenza diversi punti di vista. L’epoca attuale è quella di un tempo contratto, del “tutto sùbito”, del momento da condividere immediatamente affinché non svanisca. La mostra all’interno dei forti sa innescare anche questo: tempi di fruizione delle sensazioni e tempi per riflettere nei quali è l’arte ad avere il sopravvento, e non la frenesia. L’esigenza di un ritorno ai tempi della natura, già dichiarata dagli intellettuali a inizio del secolo scorso in epoca di rivoluzione industriale, ora si dimostra rinvigorita e le diverse percezioni del passare del tempo risultano come una delle principali discriminanti tra culture diverse evidenziate da un momento storico di migrazioni di massa3. Sono queste alcune dellemolteplici riflessioni che Arte Forte intende innescare grazie agli spunti messi in atto dall’eccezionalità dei luoghi che ospitano la mostra.