Tono Zancanaro (1906 – 1985)

Opere
Biografia

Antonio Zancanaro, più noto come Tono, nacque a Padova nel 1906 e iniziò a dipingere da autodidatta nel 1932. Si formò soprattutto a Firenze, in contatto con Ottone Rosai, e a Milano, dove frequentò Ernesto Treccani, Renato Guttuso e altri esponenti dell’ambiente culturale antifascista. Viaggiò molto all’estero, specialmente durante il regine, e fu sempre iscritto al Partito Comunista. Nel 1937, dopo aver partecipato ad alcune esposizioni collettive e qualche mostra personale, Tono tiene la sua prima importante rassegna personale nel Palazzo dell’Economia di Padova: presenta addirittura duecentoquarantaquattro opere, dimostrando fin da allora la sua necessità, poi sempre riaffermata, di far vedere sempre quanto più possibile della sua produzione. Tono realizzò molti viaggi per l’Europa e realizzò mostre anche all’estero, fra cui una nella Hugo Gallery di New York.Vinse il primo premio per l’incisione alla Biennale d’Arte di Venezia del 1952 e le sue mostre si moltiplicarono in tutta Italia. Dal maggio al luglio del 1956 fu invitato in Cina per un soggiorno di studio assieme ad Agenore Fabbri, Antonietta Raphael Mafai, Aligi Sassu, Ampelio Tettamanti, Giulio Turcato. L’esperienza cinese si rivelò fondamentale per l’evolversi dell’arte di Tono Zancanaro, lasciando profonde tracce nel suo modo di esprimersi fino alla fine della sua vita. Il 17 dicembre 1972 si inaugurò al Palazzo dei Diamanti di Ferrara la prima vera mostra antologica dell’opera di Tono Zancanaro. La folla di intellettuali, uomini politici, poeti, e soprattutto di gente comune accorsa da ogni parte d’Italia a salutare il compagno e l’amico Tono, fu davvero impressionante, al di là di ogni aspettativa. Anche il riscontro sulla stampa fu notevole, a conferma del fatto che la notorietà di Tono Zancanaro era ormai consolidata ai più diversi livelli. A questa prima, fondamentale, mostra antologica fecero seguito in breve tempo molte altre importanti esposizioni, come quella nel 1974 presso la Civica Galleria d’Arte contemporanea di Palermo; nel 1976 l’antologica a cura del comune di Giulianova; nel 1977 presso il Palazzo Pretorio di Certaldo; nel 1978 la grandiosa antologica, con oltre 1200 opere esposte, nel salone del Palazzo della Ragione a Padova; nel 1982 le antologiche a cura del comune di Capo d’Orlando e al Castello Sforzesco di Milano… La sua produzione si mosse soprattutto nell’ambito del realismo, con cicli pittorici raffiguranti le realtà sociali più umili sia del nord che del sud Italia. Particolarmente nota fu la serie del Gibbo, personaggio surreale e ferocemente caricaturale ispirato a Mussolini.