Tano Festa (1938 – 1988)
Tano Festa nacque il 2 novembre 1938 a Roma dove frequentatò l’Istituto d’arte diplomandosi in fotografia nel 1957. Fu uno dei principali rotagonisti della scuola pop romana, accogliendo con rigore formale le soluzioni new dada, proponendo isolati oggetti monocromi di uso quotidiano. Famose sono le persiane, gli specchi e le finestre, che diventano supporto della sua attività da pittore (Persiana, 1963, collezione F. Mauri). Si formò sull’esempio di Cy Twombly e della pittura gestuale e informale. La sua prima partecipazione pubblica avviene nel 1959 insieme a Franco Angeli e Giuseppe Uncini, ad una mostra collettiva presso la galleria La Salita di Roma, dove, soltanto nel 1961, terrà la sua prima esposizione personale. Nel 1963 perse il fratello e artista Francesco Lo Savio. Negli anni a seguire iniziò a soffermarsi sui maestri della tradizione italiana e del Rinascimento, in particolare il Michelangelo della Sistina e delle Cappelle medicee, interpretati come immagini pubblicitarie (Da Michelangelo, n. I, 1966, collezione privata), (“Dal Peccato Originale n. 2“, 1966, collezione privata). Venne invitato a partecipare alla Quadriennale di Roma del 1965 e dopo un difficile periodo di scarsa creatività e di deludente riconoscimento da parte della critica, venne invitato alla Biennale di Venezia del 1980. Durante gli ultimi anni della sua fulminante esistenza, nei luoghi della periferia romana, delle baracche e delle ultime hosterie fuoriporta concepì, partorendo ‘La luce d’Egitto‘, una serie di opere geometriche-concettuali. Nel 1984 comparve nella serie televisiva “Artisti allo Specchio” della Rai Radio televisione italiana per la Regia di Mario Carbone. Morì nel 1988 a Roma, dopo una lunga malattia.