Luigi Pederiva (1915 – 2013)
“Igi pitor”, come era solitamente chiamato dai suoi concittadini. È stato un pittore neo impressionista di talento e molto prolifico che nel corso della sua carriera artistica aveva eletto la natura come soggetto primario delle sue tele, da tempo esposte in musei di mezzo mondo. Luigi Pederiva iniziò la sua carriera come garzone a Merano, in una bottega di decoratori e pittori per poi frequentare successivamente la Scuola d’Arte di Pozza di Fassa dove ebbe la fortuna di incontrare Bruno Colorio che lo incoraggiò a continuare su questa strada. Affascinato e ispirato dalla pittura impressionista, Luigi Pederiva cercava gli angoli più reconditi e appartati della Val di Fassa per ritrarre i colori del paesaggio. Chi lo ha conosciuto bene lo ricorda sempre con il cavalletto in spalla, nella vera tradizione dei pittori “en plein air” e come diceva lui stesso: «Sempre in piedi, mai seduto perchè davanti al Creatore, il più grande artista, ci vuole rispetto». Luigi Pederiva nel corso della sua lunga vita ha vissuto numerosi cambiamenti storici e sociali: era nato a Soraga nel 1915, in quella che allora terra austriaca ed era cresciuto tra campi e prati di montagna, e tutto questo ha trasformato radicalmente il suo habitat culturale e artistico portandolo, in quasi 100 anni, a conoscere, capire ed affrontare tutti i pieni e i vuoti della vita e dell’esistenza. E’ stato un artista davvero molto prolifico: da quando la madre lo portò a bottega dai primi maestri pittori fino agli ultimi anni, Pederiva ha prodotto oltre 5.000 lavori, per lo più paesaggi dolomitici, ma anche gondole e palazzi frutto dei suoi numerosi viaggi di lavoro e soggiorni passati a Venezia e sul mare circostante. I suoi quadri sono esposti in importanti gallerie d’arte, musei e case di ogni continente e i premi e i riconoscimenti avuti sono stati numerosissimi. Amatissimo nella sua terra, a Soraga e in Val di Fassa le opere di Luigi Pederiva sono presenti quasi in ogni casa.