Keizo Morishita (1944 – 2003)
Keizo Morishita è stato un pittore giapponese divenuto famoso in Italia per il suo stile unico e riconoscibile caratterizzato da geometrizzazioni oniriche e fiabesche, sempre più accentuate con il passare degli anni, in contrapposizione al gusto più morbido diffuso in quegli anni dall’arte povera e informale. La sua attivà artistica in Italia iniziò negli anni Sessanta, quando, grazie ad una borsa di studio, si trasferì diciannovenne a Milano per studiare all’Accademia di Brera, dove si diplomò con Marino Marini. Tutto ciò da un lato si rifà alla necessità di ordine e rigore tipica della cultura nipponica (e spesso le geometrie di Morishita sono pure evocative di scorci e paesaggi giapponesi), dall’altro sembra derivare dall’impatto sull’artista di una certa cultura occidentale, in particolare Max Ernst, Paul Klee e il surrealismo. Oltre che pittore, fu anche apprezzato ceramista, avendo tra l’altro realizzato vasi e pannelli di stile astratto per le manifatture Studio Ernan ad Albisola Superiore e San Giorgio di Albissola Marina. La prima esposizione di Morishita si tenne a Padova nel 1967. L’antologica considerata più rappresentativa si tenne presso la Galleria del Naviglio di Milano nel 2000. Fra le mostre postume, si ricorda quella del 2006 allo Studio F.22 di Palazzolo sull’Oglio, galleria con la quale Morishita lavorava dagli anni ottanta.