Guido Mattuzzi (1903 – 1977)

Opere
Biografia

Nato a Terragnolo in provincia di Trento, iniziò a dipingere giovanissimo e già nel 1919, a soli 16 anni, partecipò ad una mostra collettiva tenutasi a Folgaria. La piccola realtà trentina purtroppo dovette abbandonarla ben due volte: la prima nel 1915 quando, ancora ragazzo, in piena guerra mondiale, fu strappato alla sua terra e deportato con la famiglia nel campo profughi di Mitterndorf; la seconda quando dovette emigrare in cerca di lavoro e di nuovi orizzonti. Da  giovanissimo si sentì già senza prospettive: gli sarebbe piaciuto tanto proseguire gli studi, ma le esigenze della famiglia non glielo consentirono. E così iniziò a fare il contadino, ma non solo: da ragazzino girava per campi, boschi e sentieri con il quaderno e la matita in mano e disegnava e abbozzava. La passione per la pittura, che gli era rimasta dentro anche durante l’esilio di Mitterndorf, si fa più intensa con gli anni e quando può dipinge e studia. Dopo il servizio militare, nel 1924, venne assunto alla Ferrovia delle Dolomiti, Calazo-Dobbiaco e si trasferì a Cortina d’Ampezzo dove riuscì a dedicarsianche alla pittura.. Nel 1941 si trasferì a Bressanone dove, nel 1949,  fu tra i fondatori della Pro Cultura, che seguì per oltre trent’anni. Sempre nel 1949 gli venne affidata la direzione della Scuola di Belle Arti di Bresanone, istituita nello stesso anno. Nel frattempo proseguì intensamente anche la sua attività espositiva come la III Mostra Regionale d’Arti Figurative a Riva del Garda nel 1953, IV Mostra Regionale d’Arti Figurative a Bolzano nel 1955, Mostra Regionale d’Arti Figurative a Trento nel 1956 e la I Mostra Regionale d’Arte Scara a Trento nel 1962.