Ernesto Treccani (1920 – 2009)

Opere
Biografia

Figlio del senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, fondatore dell’Istituto Treccani, nacque a Milano nel 1920. A 18 anni fondò e diresse la rivista “Corrente”, soppressa nel giugno 1940 allo scoppio della guerra, entrando a far parte così dei gruppi di avanguardia artistica e antifascista. Dopo la Resistenza, cui aveva partecipato attivamente, divenne redattore delle riviste “il 45” e “Realismo”, diretta da Raffaele De Grada. Espose le sue prime opere alla Bottega di Corrente con gli amici Birolli, Guttuso, Migneco, Sassu e, successivamente, con Cassinari e Morlotti alla Galleria della Spiga e Corrente. Nel 1949 allestì finalmente la sua prima mostra personale, alla galleria Il Milione di Milano. Nei primi anni del dopoguerra espose più volte alla Biennale di Venezia, partecipò alla mostra dei realisti alla Leicester Gallery di Londra ed espose a New York con una personale alla Heller Gallery. I soggetti della sua pittura erano ancora strettamente legati all’incontro con la realtà contadina calabrese, conosciuta direttamente nei lunghi soggiorni a Melissa, iniziati all’epoca delle prime occupazioni delle terre nel Mezzogiorno e al paesaggio urbano industriale di Milano e Parigi, luoghi che continuerà a frequentare nel corso degli anni. Dagli anni ’60 in poi il fiorire delle opere e la moltiplicazione delle iniziative sono testimonianze del suo impegno, umano e artistico, caratterizzato da un’instancabile azione di diffusione della cultura e del dibattito artistico, da un’adesione concreta alle situazioni della vita e da un profondo amore per uomini e cose. In questo stesso periodo ricordiamo le cinque grandi tele ispirate a “La luna e i falò” di Pavese (1962-63), il ciclo delle opere “Da Melissa a Valenza” (1964-65), la serie di acquarelli dedicata a un viaggio a Cuba compiuto nel 1965, la grande tela “Popolo di volti “(1969-75), iniziata il giorno dei funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana; più tardi, nel 1976, le grandi mostre di Volgograd, Mosca e San Pietroburgo. Nel 1963 una sua opera venne perfino esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane. Dopo quegli anni, Treccani continuò ad operare e a esporre in piccoli e grandi centri, in Italia e all’estero, e alternando questa attività “itinerante” con abituali soggiorni creativi a Macugnaga e a Forte dei Marmi, paesi a cui l’artista è stato fortemente legato nella vita e nella pittura. Nel 1977 dipinse il drappellone del Palio di Siena , vinto dalla Contrada dell’Oca ed attualmente visibile nel suo complesso museale in Via Santa Caterina e nel ’78 diede vita alla Fondazione Corrente, centro di iniziative culturali, mostre, dibattiti nei diversi campi della cultura e dell’arte, oltre che centro di raccolta e studio dei documenti relativi al periodo compreso tra la nascita del movimento e gli anni del Realismo. Nel 1989 il Comune di Milano gli dedicò un’ampia antologica a Palazzo Reale, mentre un’altra importante retrospettiva delle sue opere è stata ospitata alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio nel 2003. Del 2004 è il ciclo delle grandi vetrate “Energia, luci e colori” esposte a Lugano, a Riga, a Budapest e Praga, mentre nel 2006 il Comune di Forte dei Marmi ha allestito al Fortino la mostra “Le mutazioni del realismo – Opere inedite 2003-06“, frutto di una rinnovata ricerca di forme che ha il suo centro nel colore. Nel 2008, di nuovo a Palazzo Reale, Treccani ha partecipato alla mostra “Corrente, le parole della vita. Opere 1930-1945” con una sala dedicata ai suoi dipinti del periodo. Fu inaugurata una grande mostra antologica, a cura di Giorgio Seveso, nelle rinnovate sale di Palazzo Barberino a Montichiari (BS), paese natale del padre dell’artista, il senatore Giovanni Treccani degli Alfieri. Fra le mostre più recenti: l’esposizione “Le parole e la pittura. Ernesto Treccani incontra la poesia, l’epica e il romanzo“, presso la Pinacoteca Civica di Savona dal dicembre 2011 al marzo 2012, sempre a cura di Giorgio Seveso. Lo stesso critico che definì quella di Treccani “una ricerca dell’anima delle cose più che della loro consistenza fenomenica”. Citando le sue parole, tratte dal suo libro Arte per amore, come sintesi della sua poetica e della sua ispirazione: “Soltanto chi ha il cuore aperto alle sofferenze del mondo può esprimerne la bellezza”. Morì a Milano il 27 novembre 2009.