Adolf Vallazza (1924)
Figlio d’arte nasce e cresce ad Ortisei in un ambiente già artisticamente molto florido: il padre era infatti scultore in ferro mentre la madre era a sua volta figlia del pittore Josef Moroder Lusenberg. Proprio nella sua città natale, in Val Gardena, apre il suo studio d’artista e a partire dagli anni ‘60 inizia ad allestire le prime mostre personali di scultura in Italia e all’estero. Seguirà negli anni ‘70 un periodo molto fecondo di collaborazione con l’architetto tedesco Neckenik di Neuwied, che gli commissiona diverse opere monumentali per chiese e luoghi pubblici. Negli anni ottanta continueranno a susseguirsi incontri e importanti avvenimenti: nel’86 e l’87 ci saranno vari incontri con l’art director dell’Olivetti (e futuro direttore di Palazzo Grassi) Paolo Viti che gli organizza una grande mostra personale presso il museo P. A. Garda ad Ivrea mentre nell’88 sarà presente con molte opere alla sua mostra personale nella bellissima scenografia della palladiana Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD).
Anche negli anni Novanta continuerà a riscuotere molto successo: nel ‘92 viene invitato con i suoi famosi troni al Salone internazionale della sedia a Udine, e con il patrocinio della Biennale di Venezia espone nel ’93 alla Gipsoteca del Canova a Possagno, nella mostra “Intorno al Canova” e sempre nello stesso anno alla galleria Forni a Bologna. Il ‘96 lo vedrà invece impegnato con due mostre personali nella chiesa di S. Lorenzo ad Aosta e a Thonon-les-Bains (CH) alla Maison des Arts. Nel ‘98 sarà presente ad Artissima al Lingotto di Torino con la galleria Carlina, lo stesso anno Fred Licht, curatore della Salomon R. Guggenheim Foundation lo inviterà alla mostra collettiva di scultura, sponsorizzata da Enel, al Palazzo Medici Riccardi di Firenze, dal titolo “Illuminazioni“. La mostra si sposterà l’anno successivo al Palazzo della Ragione di Padova, poi a Torino nel Castello di Stupinigi e infine a Palermo nel Palazzo dei Normanni. Ad Arte Fiera di Bologna sarà presente con un grande stand insieme alla galleria Goethe di Bolzano nella rassegna del ‘99. Nel 2011 Vittorio Sgarbi lo vuole nella mostra collettiva patrocinata dalla Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia a Palazzo Trentini a Trento.
In occasione dei suoi 90 anni, nel 2014, è stata allestita la mostra “I grandi Totem”, patrocinata dal comune di Bolzano, nella quale sono esposte una parte delle foto più significative, scattate dagli anni ‘70 in poi, dal fotografo e ormai grande amico Gianni Berengo Gardin. Dal 2016 i suoi totem, i personaggi fantastici, i menhir e i mitici troni, sono esposti nel nuovo showroom a Ortisei, ormai meta di ammiratori, critici e curatori da tutto il mondo. Per l’immaginazione di Adolf Vallazza il legno è il “mezzo” naturale di realizzazione, di concretizzazione vitale e al tempo stesso è anche storia, esattamente storia di quella stessa propria terra e della sua cultura antropologica.